sabato 13 agosto 2016

Recensione - Oltre la Finestra - Alessandro Petrelli



"Man mano che la mia vista migliorava la figura diventava più nitida.
Intuii che stavo vedendo bene: vedevo la sagoma di un uomo, fermo in piedi davanti alla finestra con una mano a ponte tra la fronte e il vetro nell’intento di riuscire a vedere meglio cosa ci fosse dall’altra parte delle tapparelle semiaperte.
Sentii il cuore che batteva più forte, la saliva si ritirò dalla bocca."

Alessandro Petrelli, classe 1990, ci presenta il suo libro d'esordio intitolato " Oltre la finestra"; un thriller dove a fare da padroni troviamo la paura, l'angoscia e la follia.

L'autore ci raccontata la storia di Davide, un ragazzo recentemente rimasto orfano e trasferitosi con le due sorelline nella bellissima San Foca, in provincia di Lecce.
Davide non è ancora riuscito ad elaborare il recente lutto: ogni notte le immagini dell'incidente d'auto, dove i suoi genitori persero la vita, riaffiorano nella sua mente impedendogli il sonno. Durante il giorno invece una calma apparente, dovuta al tran tran quotidiano, lo circonda.
Questo fino a quando, una notte, guardando verso la finestra della camera dove sta dormendo vede un'ombra, un'ombra che da quel preciso istante in poi lo perseguiterà.
Nella speranza di capire chi si cela dietro quell'immagine sfocata Davide ed i suoi amici si avventureranno in una sorta di viaggio nel tempo e nelle credenze popolari locali; ciò li porterà a visitare case abbandonate e vecchi manicomi, sempre più vicini alla verità, sempre più in pericolo.

Troviamo tra le mani un libro d'esordio che ce la mette tutta per risultare un thriller appassionato ed incalzante, ma che si mostra in numerosi punti acerbo ed eccessivamente lento. Scioccante e ricco di pathos invece il finale, che davvero sorprende il lettore.

L'autore ci presenta un SI (Soggetto Ignoto) che non conosce né la pietà, né la compassione; un SI vendicatore e rancoroso, che organizza con estrema accuratezza tutte le sue mosse e si fa beffe delle autorità locali, le quali vengono altresì descritte come incapaci ed inutili, più interessate agli eventi personali che a quelli della comunità.

Il libro ha una sua conclusione, ma lascia uno spiraglio per un seguito. Si tratta di un romanzo che va oltre le prime impressioni; ciò che può sembrare buono diventerà poi cattivo e viceversa, in una trama che vi allontanerà e allo stesso tempo avvicinerà alla verità.