mercoledì 8 giugno 2016

Recensione - Genesi - Daniela Ruggero


"Chiuse gli occhi sperando inutilmente di raccogliere le idee.
Accidenti ma che cosa cavolo era successo alle loro vite? Laura era morta tra le sue braccia mostrandosi un'amazzone coraggiosa. Febe e Adrian avevano sicuramente passato l'inferno, ma Selene... Beh lei all'inferno ci stava camminando scalza ustionandosi i piedi."

"Genesi" di Daniela Ruggero è il secondo capito delle saga " I guardiani degli inferi".
Con questo libro si può continuare l'avventura nel mondo urban fantasy creato dall'autrice ed abitato da forze del male che camminano, vivono e respirano sulla terra.

La storia inizia così come si era interrotta nel libro precedente "La sposa Oscura" 
Selene, dopo essere stata torturata all'interno della Congrega della Luce, viene salvata da Marcus, il figlio di Lucifero, esiliato dalla madre sulla terra, la quale gli fece dono di una scintilla di luce. 
Scintilla che perderà, per poter riportare in vita Selene trasformandola però in modo irrimediabile in un demone, la principessa degli inferi.

In questo libro la linea tra bene e male diventa sottile, come un velo. Non si riesce più a capire quale sia uno, quale sia l'altro. 
Le dimensioni verranno verranno capovolte, in un turbinio di emozioni ed avvenimenti, i quali, benché si svolgano tutti nello stesso luogo, non danno un eccessivo senso di staticità alla narrazione.

La trama si concentra sopratutta sulla transizione di Selene, analizzando in dettaglio le sensazioni contrastati che prova. 
L'autrice ha puntato molto anche sul raccontare i rapporti amorosi, platonici e non, dei protagonisti. 
Numerosi sono gli accenni e le descrizioni a scene sessuali, molte volte spinte (forse anche eccessive in alcuni casi), dove misticismo, legami di sangue e riti magici si mescolano e si intrecciano, creando un cocktail che potremmo definire "alla Mr. Grey demoniaco".
Molto intricato e appassionato, oserei dire rovente, è il ménage à trois tra Febe, la guardiana ed amica di Selene, Adrian un gran maestro della Congrega della luce, che ha bevuto del sangue demoniaco diventandone così schiavo e Michele, uno dei guardiani di Marcus, il più vicino forse, a provare sentimenti umani.
I tre si amano e odiano allo stesso tempo, in un modo morboso, fatto di sangue, segreti, sciocchezze adolescenziali e sentimenti antichi, che cambieranno per sempre le loro vite.

Nella recensione del primo capitolo della saga, avevo sottolineato come i guardiani di Marcus venissero solo accennati, senza darne una definizione precisa. 
In questo libro si sopperisce appieno a quella mancanza, si impara a conoscerli; non solo caratterialmente ma vengono descritte anche le loro storie passate e si capisce come ciascuno di loro rappresenti una sfaccettatura del carattere di Marcus. 

Marcus, il principe degli inferi, si riconferma essere un protagonista complesso che con la sua personalità forte mantiene il lettore con il naso all'interno del libro. 
In particolare questo accade perchè l'alternanza dell'amore e/o bramosia che prova per la sua sposa ci intenerisce a volte, altre invece, ci fa avere paura per la sua stessa vita.

"Genesi" come prima "La Sposa Oscura" non termina, anzi ci lascia a mezz'aria nella speranza che dopo ci sia ancora una pagina da leggere. 

L'atto conclusivo è un vero colpo di scena. 
Non ci resta altro che leggere il seguito per scoprire come andrà a finire.

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