mercoledì 23 agosto 2017

Recensione - Anime di Luce & Atlantide e gli Dei dell’Olimpo - Lina Guidetti


“L'acropoli sulla quale governavano i due figli di Zeus, era stata trasformata da tempo in un'area di guerra e solo a una cinquantina di giovani sacerdotesse e alla classe dei soldati, costituita all'incirca da seicento uomini, era concesso abitarvi. Questi soldati venivano selezionati direttamente da Atena che li valutava in base alla loro forza e abilità, ma anche in base alla loro predisposizione all'altruismo e al sacrificio. Il ruolo del guerriero infatti, non era semplice da svolgere in tempi in cui la terra più che in passato era devastata da combattimenti e orrori di ogni genere.”
Oggi presentiamo due scritti molto legati tra loro.

Un libro o, meglio, un romanzo mitologico intitolato “Anime di Luce. Miracoli ad Atlantide” ed un saggio: “Atlantide e gli Dei dell’Olimpo”.
Entrambi sono un concentrato di mitologia, rivisitata in parte, secondo gli studi dell’autrice Lina Guidetti.

“Anime di Luce. Miracoli ad Atlantide” è il primo libro della saga ambientato nella misteriosa ed introvabile isola Atlantide, descritta per la prima volta nella storia da Platone. Qui si incroceranno le storie di diversi personaggi, le cui avventure si fonderanno in un’unica grande missione; tra i vari protagonisti troveremo Perseo, il figlio di Zeus, che si batterà per l’amore e per la gloria.
Un libro dolce, malinconico, ricco di avventura e di sorprese.

“Atlantide e gli Dei dell’Olimpo” invece è un saggio che tratta e analizza i temi che sono stati utilizzati per la creazione della saga, temi molto cari all’autrice, che in alcuni casi li reinterpreta, in una chiave nuova, particolare e propria.
Questo saggio, benché sia più impegnativo come lettura del romanzo, è un approfondimento obbligatorio per chi vuole conoscere e capire in modo dettagliato il punto di vista dell’autrice e avventurarsi in nuove teorie su quel mondo ormai perduto.

Lina Giudetti è una scrittrice con un carattere forte, combattivo, lo si nota dai temi che tratta, non solo in questi scritti, ma anche negli altri libri da lei pubblicati. 
Difende a spada tratta il suo operato, forse anche troppo in questo caso, in quanto sono da apprezzare, ma allo stesso tempo da “criticare”, le due premesse, a mio parere eccessive, poste all'inizio di entrambi i libri.
Sono convinta che queste ultime siano necessarie e vadano a completare il testo, ma così scritte sembrano che si voglia mettere, passatemi il temine, le mani avanti su ogni possibile critica futura, sull’interpretazione data al libro.

Da Atlantide e gli Dei dell’Olimpo

“Non pretendo né chiedo a nessuno di condividere quanto riporterò o di ritenerlo una verità assoluta poiché le teorie esistenti sugli argomenti che tratterò sono tante e diverse, formulate da studiosi e ricercatori e ognuno è libero di credere a quello che vuole e che gli sembra vero. Lungi da me pertanto risultare offensiva in un qualsiasi modo nell'illustrare quanto ho ricomposto dalle mie ricerche.”

Da Anime di Luce. Miracoli ad Atlantide.

“Per quanto molti degli argomenti ai quali accenno in questo romanzo siano frutto di studi e ricerche che ho effettuato sui miti Greci ed Egiziani, sugli scritti di Thoth o Ermete Trismegisto -non riporto alla lettera le loro dottrine o i loro concetti spirituali, ma m'ispiro in buona parte a essi -la trama è frutto della mia fantasia, pertanto molti personaggi (come Orthros, Araton, Philon ecc.), situazioni e fatti sono inventati da me e ogni riferimento a persone reali è puramente casuale.
Si potranno notare nella storia differenze, imprecisioni e anacronismi (frutto di una mia personale interpretazione) rispetto a quanto raccontato sui succitati miti Greci ed Egiziani, quindi, quanto narrato in questo caso è volutamente NON FEDELE a essi per il solo scopo di raccontare una sorta di fiaba antica che possa far sognare un po' e far volare con la fantasia. Non tutte le storie nascono né hanno il dovere di essere fedeli alle verità o anche alle leggende raccontate sui libri; alcune nascono solo per essere oggetti di puro intrattenimento.

In questo caso, l'ambientazione principale scelta è Atlantide -altro argomento sul quale pur attingendo dalla mitologia, ci aggiungo qualcosa di mio.”

Azzeccata e molto apprezzata la colonna sonora che l’autrice ci consiglia di ascoltare durante la lettura di Anime di Luce. E’ interessante che per ogni capitolo, e quindi per ogni avventura, venga consigliato un brano diverso. 
Queste musiche ci permettono così di catapultarci ancor più nel mondo magico che ha creato per noi Lina Guidetti. Si tratta di un mondo che ci trasmette un grande messaggio: siamo anime eterne, la morte è solo un passaggio verso qualcosa di molto, molto, più grande.

Come diceva Joe Wright nel suo film “Pan”: “La morte può essere una grandiosa avventura”, ma ricordiamo che anche “…vivere può essere un'avventura straordinaria” (Hook - Capitan Uncino).

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