martedì 29 marzo 2016

Recensione - La melodia della Memoria - Beatrice Barbiero



"Orphelia e Kennaz potevano solo amare Cardea e compiere il suo volere proteggendo gli esseri umani, diventando essere agguerriti e razionali"

Beatrice Barbiero ci presenta il suo primo libro fantasy intitolato "La melodia della memoria", un racconto dove la cultura greca si fonde con quella moderna, dando vita a un mondo chiamato Acra Aleon.
Si tratta di una terra abitata da spiriti benevoli, che lottano contro i demoni per proteggere l'umanità.

La protagonista di questa avventura è Fanny, una Kennaz, cioè una strega, il cui spirito dopo la morte ha raggiunto questo sacro luogo per essere addestrato alla lotta.
Con lei troviamo due angeli, o meglio Orphelia: Francesco, nel ruolo di maestro per insegnarle la magia, e Alexis, il suo conduttore, accanto al quale dovrà combattere i demoni. Due anime differenti e contrapposte: Alexis tutto dovere e determinazione, almeno in apparenza; Francesco ancora attaccato alla sua vita passata e ai suoi ricordi.
Questa attitudine di Francesco si dimostra essere un problema, in quanto a tutti gli abitanti di Acra Aleon non è permesso ricordare e provare emozioni. E sarà un problema anche per Fanny, che, durante ogni meditazione, rivive la sua morte, in particolare l'ultimo suo giorno di vita in cui la protagonista principale è una ragazza di nome Bab, la B del suo tatuaggio.

"La melodia della memoria" è un libro fresco, con molti riferimenti all'antichità e alla sempre magica ed affascinante Venezia.

Attraverso uno stile letterario ancora acerbo ci racconta la storia di una grande amicizia: un sentimento più forte della morte, del tempo e dello spazio; un'amicizia incondizionata che a volte non si spiega. Perchè mai si dovrebbe desiderare con tutto se stessi salvare una persona che palesemente non vuole essere salvata? Perchè salvare una persona che già in passato ha deciso di metterci in disparte, cedendo alle lusinghe di nuove esperienze ed amicizie?

In questo libro il mondo mitologico della cultura ellenica ed il fantasy moderno si intrecciano, dando vita a una storia dove i protagonisti principali (oltre a quelli immediatamente individuabili) sono i ricordi ed i sentimenti.
E' giusto ricordare e provare emozioni per proteggere al meglio le persone? O sarebbe meglio essere sempre razionali e inquadrati sull'obiettivo?
Questo è il grande dubbio che vi assillerà per tutti il racconto e che tormenterà anche i protagonisti, determinandone scelte ed avvenimenti.

Un libro che non si conclude del tutto e che lascia sicuramente spazio ad un seguito.

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