venerdì 18 marzo 2016

Recensione - Non privarmi dei tuoi occhi - Anna Pulinaro



"L’amore ci può far sorridere, arrabbiare, sognare e… qualche volta ci può far piangere, ma l’unica cosa che non smette mai di fare è quella di farci battere il cuore.
E quando un giorno ci ritroveremo stanchi e vecchi, ma con il cuore ancora traboccante d’amore, allora… potremo dire di essere stati veramente innamorati.

Non bisogna vergognarsi mai di dire ti amo, perché nel momento in cui non potremo mai più dirlo ci sentiremo vuoti e soli"



Anna Pulinaro ci presente una romanzo rosa intitolato "Non privarmi dei tuoi occhi".

Il libro racconta la storia di Alice, una ragazza pugliese trasferitasi a Roma per fuggire da un passato difficile, caratterizzato da un padre crudele ed infedele, una sorellastra perfida e un ex ragazzo che non si rassegna alla fine della loro storia. In tutta questa sofferenza ha un'unica certezza: la sua amica Chiara.

Tra ansie e paure Alice cercherà di dare un senso alla sua vita ed andare avanti, con le sue sole forze. Fino a quando, un giorno, "inciamperà" nella sua vita Alex, un ragazzo che le farà scoprire cosa vuol dire essere amati e protetti.

La paura di perdere la felicità, le cattiverie e le falsità che non smetteranno di tormentare Alice, insieme ad un terribile segreto, metteranno a dura prova la sua storia d'amore ed il suo futuro.

"Non privarmi dei tuoi occhi" è un libro fresco e giovanile, forse un po' troppo "zuccheroso" in alcune parti, che si dilatano per un tempo secondo me eccessivo, rendendo statica la lettura.

È un libro che parla d'amore, ma non solo. Affronta anche temi forti come quello dello stalking, un reato introdotto per tutelare i soggetti (specialmente le donne) che subiscono atteggiamenti persecutori, ma che, spesse volte, risulta è inutile ed inefficace, perchè non permette di protegge chi sporge denuncia.

Altro tema importante affrontato è quello delle cosiddette bugie a fin di bene, create in questo caso al fine di proteggere, ma che andranno a creare solo incomprensioni e delusioni.

Molto strutturata e ben composta la figura di Caterina, la sorellastra di Alice; benchè sia un personaggio secondario, il lettore riesce appieno a percepire la sua cattiveria e perfidia, tanto che Anastasia e Genoveffa, le sorellastre di Cenerentola, sembrano degli angeli a confronto.

Alice, in effetti, appare molte volte come una sorta di Cindarella, pronta per essere salvata dal classico principe azzurro moderno: bello, benestante e con alcuni tratti alla Christian Grey.

Costante e dettagliatamente raccontata è la ricerca della protagonista verso la creazione di una personalità forte, la voglia di rendersi indipendente e non succube delle decisioni altrui, il desiderio di vivere la sua vita senza diventare vittima di quello che il destino le riserva. Una scelta importante per lei stessa e per molte donne come lei.

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