domenica 31 gennaio 2016

Recensione - Ragione e follia - Alessandra Giavazzi

“Una volta io ero lui” disse porgendomi una fotografia “ma non ricordo quando.

Tu ti ricordi che cos’eri nella tua vita precedente?”

Alessandra Giavazzi ci presenta il suo primo libro intitolato"Ragione e Follia": un thriller psicologico che nasce dalla volontà di essere un racconto breve, ma intenso, per tutte quelle persone che non hanno tempo per leggere.

La storia racconta la vicenda di Giulio, un normale padre di famiglia, che all'improvviso si trova a indagare su un presunto omicidio.
Basandosi su visioni ed incubi molto reali, il protagonista esplorerà nel profondo la vicenda ed il suo animo, fino a rivelare una sconvolgente verità, che ha radici nella sua infanzia e nel passato della sua famiglia.

Ragione e Follia cattura il lettore fin dalle prime pagine, grazie anche alla tecnica dell'io narrante, che permette di avvicinare chi legge al protagonista.
Diventano così nostri i meccanismi di relazione di Giulio, le sue paure e le sue angosce.

La suspense è viva per tutto il racconto e deriva dalle situazioni che ci vengono presentate, dalla ricostruzione delle dimenticanze del protagonista, dalla sua volontà di scoprire cosa è andato perduto, ma sopratutto da un "perché" costante: come mai le visioni e i vuoti di memoria, di cui soffriva da piccolo, sono tornati a tormentarlo proprio ora?

Ogni capitolo, ogni immagine è un indizio che conduce verso il finale, per nulla scontato.

Questa è una recensione breve, come il libro, per chi non ha tempo di leggere; ma spero proprio che, per questo racconto, il tempo si trovi.


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